Un dialogo fra cielo e terra nella vallata di San Michele Arcangelo. Questo è il titolo dell’opera di land art che l’artista Walter Zuccarini ha realizzato a Bominaco, un piccolo borgo dell’Abruzzo, noto per il suo patrimonio storico e artistico. L’opera consiste in una serie di cerchi concentrici di pietre, che si estendono per circa 200 metri di diametro, sul fondo di una conca naturale. I cerchi sono interrotti da quattro aperture, che corrispondono ai punti cardinali e alle direzioni del sole al solstizio e all’equinozio. L’effetto è quello di creare una sorta di calendario solare, che segna il passaggio delle stagioni e il rapporto tra l’uomo e la natura.
L’opera di Zuccarini si inserisce nel contesto di una zona ricca di testimonianze storiche e religiose, come la chiesa di Santa Maria Assunta, il monastero di San Pellegrino e l’oratorio di San Pellegrino in Alpe, che risalgono al Medioevo. L’artista ha voluto rendere omaggio a questa tradizione, ma anche proporre una riflessione sul ruolo dell’arte contemporanea nel paesaggio. L’opera non è invasiva, ma si integra con l’ambiente circostante, creando un dialogo fra cielo e terra, fra passato e presente, fra sacro e profano.
L’opera è stata inaugurata il 29 settembre 2023, in occasione della festa di San Michele Arcangelo, patrono del borgo. Da allora, ha attirato l’interesse di molti visitatori, che hanno apprezzato la bellezza e l’armonia dell’opera, ma anche la sua capacità di stimolare la curiosità e la riflessione. L’opera è visitabile gratuitamente tutto l’anno, ed è illuminata di notte da una serie di luci a led alimentate da pannelli solari. Un’opera di land art che incanta Bominaco, ma anche un invito a riscoprire il valore dell’arte e della natura.