Robert Smithson
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Robert Smithson, un ricordo a 40 anni dalla sua prematura scomparsa

Robert Smithson è stato uno dei più influenti artisti del movimento Land Art, che ha trasformato il paesaggio naturale in un’opera d’arte. Quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 20 luglio 1973 in un tragico incidente aereo mentre sorvolava il suo capolavoro, la Spiral Jetty, nello Utah. In questo articolo vogliamo ricordare la sua vita e la sua opera, che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte contemporanea.

 

Broken Circle / Spiral Hill
Robert Smithson, Broken Circle/Spiral Hill (1971)

Robert Smithson nasce nel 1938 a Passaic, nel New Jersey, da una famiglia di origine gallese. Fin da giovane mostra un grande interesse per la geologia, la mineralogia e la cartografia, che influenzeranno la sua futura produzione artistica. Dopo aver frequentato la Art Students League di New York, inizia a esporre le sue opere negli anni ’60, inizialmente influenzate dall’astrattismo e dal minimalismo. Tuttavia, ben presto Smithson si distacca da queste correnti e sviluppa una poetica personale, basata sull’interazione tra arte e natura, tra cultura e ambiente.

Robert Smithson, Spiral Jetty, 1970, Great Salt Lake, Utah
Robert Smithson, Spiral Jetty, 1970, Great Salt Lake, Utah
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Robert Smithson, Asphallt Rundown, 1968, Roma

Nel 1968 Smithson realizza la sua prima opera di Land Art, Asphalt Rundown, consistente in una colata di asfalto versata su una collina nei pressi di Roma.
Da allora inizia a creare le sue opere più famose, chiamate earthworks o earth projects, che consistono in grandi interventi sul territorio, spesso realizzati con materiali naturali come terra, pietre, sabbia o sale. Tra queste opere si ricordano Broken Circle/Spiral Hill (1971) nei Paesi Bassi, Partially Buried Woodshed (1970) nell’Ohio e soprattutto Spiral Jetty (1970), una gigantesca spirale di pietre e sale che si estende per oltre 450 metri nel Great Salt Lake dello Utah.

Smithson concepisce queste opere come processi dinamici e mutevoli, soggetti alle forze della natura e al passare del tempo. Per lui l’arte non è una forma statica e definitiva, ma una forma entropica e provvisoria, che riflette la condizione dell’uomo nel mondo moderno. Per documentare le sue opere, spesso difficili da raggiungere o destinate a scomparire, Smithson utilizza diversi mezzi come fotografie, filmati, mappe e testi. In particolare, Smithson è noto anche per i suoi scritti teorici, in cui esprime le sue riflessioni sull’arte e sulla natura, spaziando tra filosofia, scienza e letteratura.

Robert Smithson, Amarillo Ramp, 1972-73, Texas

Robert Smithson muore prematuramente a soli 35 anni, lasciando incompiuto il suo ultimo progetto, Amarillo Ramp, in Texas. La sua opera ha avuto una grande influenza su molti artisti successivi, sia della Land Art che di altri movimenti come l’arte ambientale, l’arte concettuale e l’arte povera. Oggi le sue opere sono conservate in importanti musei e collezioni del mondo, e sono oggetto di continue ricerche e mostre. Robert Smithson resta uno degli artisti più originali e visionari del Novecento, capace di creare opere che sfidano la percezione e invitano alla riflessione.

The Barbarian

Mappatori e giardinieri dei giardini Urbani diffusi. Profilo del gUd | team

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