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Il Giardino Impressionista di Claude Monet

Per secoli, l’arte dei giardini in Francia è stata dominata da tendenze classiche e paesaggistiche. Tuttavia, alla fine del XIX secolo, il mondo del giardinaggio cominciò a risentire dell’influenza dei nuovi movimenti artistici moderni, primo tra tutti l’Impressionismo. Al centro di questa rivoluzione si trova Claude Monet, uno dei fondatori di questo movimento, che non solo cambiò il modo di dipingere la luce e la natura, ma trasformò anche la sua stessa casa e giardino a Giverny in un’opera d’arte vivente.

Quando Claude Monet si trasferì a Giverny nel 1893, trovò una casa intonacata rosa con un ampio giardino che comprendeva un frutteto di mele e un orto. Anche se già affascinante, il giardino non rispecchiava ancora la visione del pittore, che era deciso a trasformarlo in un capolavoro di colori e forme, proprio come le sue opere su tela.

© photo Normandie Tourisme Giverny pont japonais © E. Tessier – D. Dumas CRT Normandie

Il punto focale del giardino, e l’aspetto più impressionista della creazione di Monet, è senza dubbio lo stagno delle ninfee. Questo bacino, adornato da ninfee bianche e rosa, iris acquatici, e circondato da salici piangenti e pioppi, divenne per Monet una fonte inesauribile di ispirazione. Lo stagno, con i suoi riflessi e il suo ponte giapponese, fu dipinto in numerose opere, diventando un’icona dell’arte impressionista.

Claude Monet e la moglie Alice sul ponte giapponese nella loro tenuta a Giverny, prima della creazione del giardino

Monet, grande amante della cultura giapponese, inserì anche elementi ispirati agli ukiyo-e (immagini del mondo fluttuante), come il famoso ponte giapponese, che incorniciava il paesaggio acquatico con una bellezza senza tempo.

Il Giardino Originale e la Visione di Monet

All’epoca del suo arrivo, un sentiero centrale fiancheggiato da cipressi e abeti rossi conduceva dalla strada principale alla porta d’ingresso della casa. Le aiuole erano bordate da bossi potati con precisione, creando un giardino formale che piacque inizialmente alla moglie di Monet, Alice. Tuttavia, l’artista-giardiniere aveva un’altra idea: voleva un giardino che riflettesse il suo stile libero e colorato, in sintonia con la sua pittura impressionista.

Nonostante le obiezioni della moglie, Monet fece estirpare i bossi e abbattere gli abeti. Al loro posto installò archi metallici, che ancora oggi adornano il sentiero, creando un effetto aereo e romantico. Lungo il percorso, piantò rose rampicanti e nasturzi profumati, che continuano a fiorire ogni anno e a incantare i visitatori con i loro profumi e colori vivaci.

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Un Giardino Come Una Tavolozza

Monet trasformò radicalmente il giardino. I meli furono sostituiti da ciliegi e albicocchi provenienti dal Giappone, mentre il terreno fu ricoperto da migliaia di fiori che Monet scelse con grande cura per creare effetti di colore e luce. Tra le piante più amate c’erano narcisi, tulipani, iris, papaveri orientali e peonie, che riempivano di vita ogni angolo del giardino.

Appassionato di giardinaggio tanto quanto di pittura, Monet applicò al giardino la stessa attenzione per i dettagli che metteva nelle sue tele. Giocò con le prospettive per creare effetti ottici suggestivi e mise in risalto la sua casa intonacata di rosa, usando i fiori per accentuare la luce e le ombre.

Le Jardin Aux Iris – Claude Monet

L’Evoluzione della Sua Arte:

A Giverny, il paesaggio naturale divenne un laboratorio in cui Monet sperimentava la luce, il colore e le riflessioni dell’acqua. Dipingere all’aperto (en plein air) era per lui un modo per catturare le sfumature mutevoli della natura. Le sue opere si concentrarono sempre più sulle variazioni di luce e sulle percezioni del colore, specialmente nelle Ninfee, che rappresentano una delle sue serie più innovative e influenti. In queste opere, Monet si spinge oltre la rappresentazione realistica, fino a raggiungere una sorta di astrazione attraverso il gioco di riflessi e di luce sull’acqua.

Le Aiuole Monocromatiche

In una delle sezioni del giardino, Monet introdusse un’idea particolarmente creativa: aiuole rettangolari di colori singoli. Questi spazi, che sembrano quasi dei campi di colore su una tela, riflettevano l’approccio innovativo di Monet alla combinazione di tinte e tonalità. Qui, il maestro impressionista sperimentava con i contrasti di colore e con la luce naturale, creando scene di fiori che rispecchiavano il suo amore per la natura e il suo desiderio di catturare la bellezza fugace dei paesaggi.

Claude Monet, Le Bassin des Nympheas (1904). Denver Art Museum

L’Evoluzione della Sua Arte:

A Giverny, il paesaggio naturale divenne un laboratorio in cui Monet sperimentava la luce, il colore e le riflessioni dell’acqua. Dipingere all’aperto (en plein air) era per lui un modo per catturare le sfumature mutevoli della natura. Le sue opere si concentrarono sempre più sulle variazioni di luce e sulle percezioni del colore, specialmente nelle Ninfee, che rappresentano una delle sue serie più innovative e influenti. In queste opere, Monet si spinge oltre la rappresentazione realistica, fino a raggiungere una sorta di astrazione attraverso il gioco di riflessi e di luce sull’acqua.

Il giardino degli iris, Claude Monet, 1900

La Rinascita di Giverny:

Dopo la morte di Monet nel 1926, la casa e il giardino furono lasciati in uno stato di abbandono.
Rimase chiusa per oltre vent’anni, finché Gérald van der Kemp, un conservatore e storico dell’arte francese, intraprese un’importante opera di restauro negli anni ’70.
Van der Kemp, noto per il suo lavoro di restauro alla Reggia di Versailles, dedicò notevoli sforzi per riportare la casa e i giardini di Monet al loro antico splendore.
Grazie alle sue cure, il sito riaprì al pubblico nel 1980, offrendo una finestra sul mondo intimo di Monet, dove arte e natura si fondono in un equilibrio perfetto.

Vista del ponte giapponese sullo stagno di ninfee

La Casa di Monet Oggi:

Oggi, la casa e i giardini di Giverny attraggono circa 700.000 visitatori all’anno, rendendola una delle mete turistiche più visitate in Francia.
La casa è stata restaurata e conserva l’atmosfera che Monet amava: le stanze sono arredate come ai tempi del pittore, incluse la cucina blu e la sala da pranzo gialla.
I giardini sono mantenuti con grande attenzione per riflettere il design originale del maestro, permettendo ai visitatori di camminare tra le stesse aiuole fiorite che Monet dipinse, e di ammirare lo stesso stagno che immortalò nelle sue opere.

Il successo del restauro e la popolarità del sito oggi sono la testimonianza non solo dell’importanza artistica di Monet, ma anche del suo amore per la natura e per i giardini che lo circondavano e lo ispiravano.
Giverny è ora un luogo di pellegrinaggio per gli amanti dell’arte e della bellezza naturale, un luogo in cui si può percepire il legame profondo tra il maestro impressionista e il paesaggio che dipinse.

Linkografia:

  • Fondation Monet: fondation-monet.com – Scopri di più sulla casa e i giardini di Giverny.
  • Giverny.org: giverny.org – Informazioni e curiosità su Giverny e la vita di Claude Monet.
  • Museo dell’Orangerie: musee-orangerie.fr – Le famose Ninfee di Monet sono esposte qui. Un’occasione per scoprire da vicino il capolavoro ispirato ai giardini di Giverny.

Se hai amato la storia del giardino di Monet, non dimenticare di condividerla e di lasciarci un commento con le tue impressioni o esperienze di visita. 🌸

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