Questa storia inizia con l’acquisto della tenuta di campagna Locust Grove da parte di Samuel Morse nel 1847 e dall’incontro di quest’ultimo con l’architetto Alexander Jackson Davis (Padre della paesaggistica moderna americana).
Dopo la morte del poeta Henry Livingston jr. la sua famiglia nel 1830 vendette la tenuta a una giovane coppia di nome John e Isabella Montgomery. Dopo circa 17 anni, i Montgomery vendettero la proprietà a Samuel Morse che l’acquisto grazie al ricavato ottenuto dal successo della sua invenzione.
Nel 1 maggio 1844 dopo anni di prove raggiunse il suo obiettivo quando, attraverso il telegrafo, riuscì a diffondere le sue famose parole inviate da Washington DC a Baltimora il 24 maggio – “Che cosa ha creato Dio?” (What hath God wrought!) .
Il codice Morse fu fin da subito considerato, quindi, lo standard per la codifica delle informazioni ed ebbe un così ampio e incontrastato successo che nessun altro sistema alternativo riuscì a soppiantare, rimanendo lo standard internazionale per le comunicazioni marittime fino al 1999.
La prima notizia inviata, a livello nazionale, per telegrafo fu quella della candidatura del senatore Henry Clay alla presidenza.
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Il giovane Samuel e il suo amore per L’arte
L’arte e l’amore per la bellezza lo accompagnarono per tutta la vita
L’interesse di Morse per l’arte è radicato nella sua giovinezza.
Samuel iniziò a dipingere mentre era uno studente a Yale e, dopo essersi laureato con lode, trascorse tre anni in Inghilterra come apprendista e di seguito fu proprio a Londra che si affermò rapidamente come artista professionista, ottenendo importanti commissioni.
Durante la sua permanenza in Inghilterra, il giovane Samuel, iniziò anche ad interessarsi ai diritti degli artisti oltre che alla loro produzione.
Negli Sati Uniti nel 1825, guidò un gruppo di giovani colleghi artisti a separarsi dalla antiquata American Academy of Art e a fondare la progressista National Academy of Design associazione che guidò sino al 1845 e dove, qualche decennio dopo, insegnò come accademico Walter Gropius, uno dei fondatori del BauHaus di Weimar.
Fu proprio alla National Academy of Design che Morse e Davis si conobbero. Jackson Davis divenne membro associato dell’accademia guidata da Morse nel 1831.
Molto probabilmente i due si incontravano spesso nella stanza dei calchi dove, appassionato di illustrazione, il giovane Davis sovente si recava per replicare a matita parti della collezione.
Una piccola rivoluzione: da rurale a Bosco
Quando Morse decise di acquistare la tenuta aveva ben in mente la trasformazione del fondo e chiamò a collaborare il suo amico Jackson Davis.
Situata nella pittoresca Hudson Valley, la tenuta fu scelta inizialmente come residenza estiva poi, col passare del tempo, divenne un rifugio dove Morse riuscì a coltivare la sua passione per la natura e il design paesaggistico.
Negli anni ’20, le aree precedentemente sgombrate lungo il fiume furono autorizzate a tornare alla foresta, consentendo a questa parte della tenuta di riguadagnare il suo aspetto naturale. Sebbene la foresta fosse autorizzata a riguadagnare terreno, fu conservata una stretta striscia di terreno sgomberato lungo il fiume, offrendo un suggestivo punto di vista sulla corrente d’acqua.
Morse dal 1850 partecipò attivamente al progetto della casa e dell’intera tenuta, abbozzò personalmente le planimetrie e i dettagli architettonici dell’abitazione, una casa all’italiana per la precisione, punto di partenza dell’intera trasformazione e dominante su tutta la tenuta.
Assieme ad Alexander Jackson, ispirato sempre dalla campagna italiana e ai suoi suggestivi giardini, Morse pianificò anche la piantumazione di una vasta gamma di alberi con una visione ben precisa rivolta alla diversificazione del paesaggio. Sino al 1872, anno della sua morte, l’inventore del telegrafo dedicò tutto il suo tempo e tutte le sue energie nella trasformazione del paesaggio preesistente, in gran parte costituito da campi agricoli, in un luogo di straordinaria bellezza e diversità botaniche e ambientali mantenendo intatte alcune colture.
Il gran Parco intorno alla casa è quindi la vera rivoluzione. Circa 80 ettari di giardini, orti vari, boschi e sentieri che consentono di visitare la tenuta immersi completamente nella natura .
I giardini sono uno spettacolo da non perdere, con sentieri che consentono di passeggiare attraverso boschi di querce, frassini e tulipani, tutti con vista sul pittoresco fiume Hudson.
I terreni circostanti la casa sono ombreggiati da numerosi alberi storici di grande carattere, tra cui spiccano il magnifico faggio europeo, il possente noce americano e la robinia
Nel 1900 la proprietà fu poi acquistata da William e Martha Young i quali contribuirono al cambiamento del paesaggio piantando numerosi alberi, inclusi pini e Tsuga, e realizzando uno stagno a ovest della casa.
I signori Young riuscirono a preservare l’assetto visionario progettato da Jackson e Morse, dando un contributo a migliorare ulteriormente la bellezza e la diversità della Tenuta di Locust Grove, mantenendo la sua essenza di luogo di straordinaria bellezza naturale e storica.
La storia di questo giardino è quindi una narrazione di evoluzione continua e di cura per il paesaggio, passata di mano in mano da coloro che hanno compreso il valore della natura e della sua conservazione.